Ci sono vari tipi di sogni, o per meglio dire, da un lato c’è quel tipo di sogno che giudichi inarrivabile , dall’ altro quello su cui riponi le tue speranze e cominci a credere che in qualche modo possa un giorno avverarsi e diventare realtà. Il sogno comunque sia è ormai una costante per l’ uomo moderno nonché ciò che smuove il suo futuro proprio perché questo ” animale razionale ” di giorno in giorno viaggia con la mente sognando di incontrare e abbracciare la pienezza della sua libertà , di arrivare a sentire il piacere e quindi la sua personalità finalmente realizzata.
Talvolta si dice che sognare troppo provochi disturbi, generi malessere in quanto il sogno tende ad allontanare l’ individuo dalla realtà ed allora la medicina di cura è una sola: prendi un sogno e scommetti sopra di esso tutto ciò che sei di meglio.
2 Maggio 2016. Da qualche parte nel mondo si festeggia un sogno che è appena diventato realtà. Siamo nel cuore della Bretagna , bensì nella capitale Londra . Il Leicester guidato dal tecnico italiano Claudio Ranieri ha appena scritto una nuova pagina di storia del calcio inglese , compiendo una funambolica impresa, e laureandosi campione d’ Inghilterra con ben due giornate d’ anticipo.
Un giorno indimenticabile, una data storica nel calendario calcistico inglese. E’ così perché lo sport è vita e come tale insegna a piangere , gioire, esultare, sognare e vincere.
In questo 2 Maggio 2016 la storia del calcio ha conosciuto un ‘ altro gruppo di ” eroi” se cosi vogliamo definirli . Si perché partiti come una squadra di scarti calcistici ed esistenziali , sono riusciti contro ogni pronostico a ribaltare le sorti, spazzando via tutte le voci e le leggi manageriali di un calcio che da qualche anno a questa parte fatica a ritrovarsi. Il timoniere del gruppo è un italiano come ho già sottolineato, Claudio Ranieri e la sua ciurma è composta da uomini come il goleador Vardy , che appena pochi anni prima si guadagnava da vivere con un contratto part-time in fabbrica, oppure ” la farfalla blu” Mahrez che praticava calcio nei campi amatoriali di periferia. Se poi vogliamo andare avanti, si aggiungono i due pilastri difensivi Huth e capitan Morgan , che all’ inizio dell’ anno gli stessi giornali inglesi ridicolizzavano definendoli più una “coppia di buttafuori” che una coppia di centrali.
Questi ragazzi adesso stanno vivendo a pieno il loro sogno. Il raggiungimento di un obbiettivo così grande li ha resi più forti e soprattutto ha fatto riflettere i grandi e ” le Grandi” compagini europee , sul fatto che ” sognare” allora a volte non è poi così lontano dalla realtà e persino quello che può apparire come un traguardo irraggiungibile, alla fine dei conti è molto più vicino di quel che sembra.
Ricorderemo tutti questo 2 Maggio come un giorno memorabile , per svariati motivi che vanno anche al di là della conquista del titolo del Leicester. In primis i suoi giocatori , raffigurano un po’ tutti i calciatori dilettanti e amatoriali del mondo , i campetti trasandati, le periferie calcistiche abbandonate più lontane, i palloni bucati e le scarpe strappate di chi nonostante tutto continua a correre dietro una palla,inseguendo un sogno.
E’ stata una risposta, ad un calcio offuscato e pieno di pregiudizi , un macigno caduto sulla testa di chi ha sempre visto questo mondo , come un mezzo per fare affari . Il segno del ribaltamento, lo scatenarsi di quell’uragano nato nel lontano 1884 ad opera di un gruppo di ragazzi della Wyggeston School . il cosi chiamato Uragano Leicester.
Così nello scrigno di questa cittadina, un sogno a quattro stelle ha cominciato ad affiorare pian piano , lentamente , minuto dopo minuto, partita dopo partita fino ad arrivare al trionfo che oggi sta’ la’ stampato nei sorrisi e nei volti di chi con un pizzico di follia non ha mai smesso di credere che l’impossibile potesse un giorno diventar pura realtà.