Tutti ce lo ricordiamo. Purtroppo però fu tutt’altro che un esperienza da ricordare per molti tifosi azzurri e in primis per la nazionale dell’allora C.T Trapattoni. Chi se lo dimentica il mondiale del 2002. I fantasmi di un’ incredibile eliminazione a sorpresa contro la Corea del Sud . Un umiliazione simile non accadeva dal 1966, nel mondiale d’oltremanica, quando in realtà fu l’altra Corea ( quella del Nord) a giocarci un brutto scherzetto per mano di un ex professione dentista Pak-doo-ik .
Maledetto fischietto!
Che la partita non fosse facile lo avevamo intuito, anche perché gli asiatici si presentavano agli ottavi dopo aver superato il girone da capolista, mentre gli azzurri avevano disputato una qualificazione caratterizzata da alti e bassi.
Ma come tutti sappiamo, il vero artefice di quell’eliminazione fu il direttore di gara: Byron Aldemar Moreno Ruales. Il nostro protagonista nasce a Quito (Ecuador) il 23 Novembre del 1969. Diventa arbitro internazionale nel 1996 e partecipa a ben due edizioni della Copa América, quelle del ’97 e del ’99. Viene designato dalla FIFA per la Confederations Cup del 2001, prima di esser scelto tra gli arbitri del mondiale nippo-coreano del 2002.
La partita
Contro i padroni di casa, in un clima ostile, pronti via viene concesso ai coreani un rigore a dir poco “generoso”, in seguito ad una presunta trattenuta di Panucci. Buffon riesce a parare il penalty, soffocando in gola l’urlo di gioia di Ahn e dei tifosi della compagine asiatica.
Al diciottesimo minuto è Christian Vieri a sbloccare il match, ma via via che trascorrono i minuti la condotta tenuta dall’arbitro appare sempre più evidente. Tra gli episodi più clamorosi vengono a mente il clamoroso fallo subito da Zambrotta, la ferita alla testa di Coco ed il brutto contrasto al limite dell’area su Totti. Tutti gesti che restano impuniti.
La Corea riesce poi a pareggiare, portando il match al golden gol. Il resto è storia: Rete regolare annullata a Tommasi, proteste inutili di Trapattoni, esplusione di Totti e gol di Ahn.
In un clima di evidente tensione fu appunto Ahn a prendere in mano penna e calamaio per scrivere la parola fine. Al 117′, con Maldini in ritardo, l’asiatico spizzica quel tanto che serve a bucare Buffon. Un volto già noto quello dell’attaccante sud coreano, tesserato del Perugia del presidente Luciano Gaucci. Proprio quest’ultimo, nel post-mondiale, decise di espellere il giocatore dalla società, reo di aver mancato di rispetto al Paese. Forse però non tutte le colpe devono ricadere su chi spedì in rete quel pallone. Bensì dobbiamo “incolparci” di aver sprecato fin troppo. La matematica del calcio in questo parla chiaro: Goal sbagliato, goal subito.
Byron e il post mondiale
Con l’Italia fuori dal Mondiale ha inizio la caccia al colpevole: Byron Moreno era appena divenuto il braccio di un complotto deciso dalla Fifa per portare avanti i padroni di casa.
L’immagine dell’arbitro da quel momento verrà storpiata in tutti i modi, la sua faccia da Commedia dell’Arte diventerà il bersaglio di satire di dubbio gusto.
Al ritorno in patria Moreno si fa squalificare per la partita tra Liga de Quito e Barcelona Sporting Club. Torna, arbitra tre partite e viene nuovamente sospeso per aver espulso tre giocatori della Sociedad Deportiva de Quito nella stessa partita.
È troppo anche per Byron, che decide così di chiudere la sua carriera da arbitro, dopo che la FIFA aveva già annunciato la sua definitiva sospensione dall’attività. Qualche mese dopo, il giornale messicano Fútbol Total lo etichetterà come il peggior arbitro della storia del calcio.
Cambio carriera?
Appesi gli scarpini al chiodo, Byron Moreno cerca fortuna intraprendendo una carriera televisiva, allettato dalle migliaia di dollari proposti dallo squallido show-business nostrano. Byron viene quindi invitato a ballare con Carmen Russo in occasione dell’unica puntata del programma di Rai Due, Stupido Hotel. Tuttavia, a causa di quanto accaduto in occasione del mondiale, non riuscirà mai a realizzare il suo progetto.
La rabbia degli italiani è ancora tanta, così come la voglia di schernirlo e ridicolizzare la sua immagine. Invitato al Carnevale di Cento, viene bersagliato di uova. Solo a seguito del trionfo ai Mondiali del 2006 l’Italia perderà interesse per questo controverso personaggio.
Un triste epilogo
Le successive notizie si hanno nel settembre del 2010 quando, approdato all’aeroporto di New York JFK in una condizione del tutto confusionaria, gli vengono trovati addosso ben 4,5 kg di eroina. Byron Moreno lavorava come commentatore sportivo in una TV in Ecuador. L’incredibile tentativo di importare un tale quantitativo di droga negli States era dettato “dalla necessità” di liberarsi dai numerosi debiti che lo avevano sommerso.
Il misfatto gli porta 30 mesi di galera. Durante gli anni trascorsi dietro alle sbarre si narra fosse solito organizzare partitelle tra i carcerati, ovviamente però non sappiamo con quali risultati.
Oggi Byron Moreno è finito nel dimenticatoio, o meglio lo è per tutti quelli che non vogliono ricordare il triste epilogo di quel tardo pomeriggio del 18 giugno 2002. Ingrassato e invecchiato, si concede qualche comparsa in alcune televisioni ecuadoregne, dove racconta di “essere stato venduto” da loschi personaggi.